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Etimologia
La parola araba “qahwa” (????), in origine, identificava una bevanda prodotta dal succo estratto da alcuni semi che veniva consumata come liquido rosso scuro, il quale, bevuto, provocava effetti eccitanti e stimolanti, tanto da essere utilizzato anche in qualità di medicinale. Oggi questa parola indica, in arabo, precisamente il caffè. Dal termine “qahwa” si passò alla parola turca Kahve attraverso un progressivo restringimento di significato, parola riportata in italiano con “caffè”. Questa derivazione è contestata da quanti sostengono che il termine caffè derivi dal nome della regione in cui questa pianta era maggiormente diffusa allo stato spontaneo, Caffa, nell’Etiopia sud-occidentale.
Leggenda
La più conosciuta dice che un pastore chiamato Kaldi portava a pascolare le capre in Etiopia. Un giorno queste incontrando una pianta di caffè cominciarono a mangiare le bacche e a masticare le foglie. Arrivata la notte le capre anziché dormire si misero a vagabondare con energia e vivacità mai espressa fino ad allora. Vedendo questo il pastore ne individuò la ragione e abbrustolì i semi della pianta mangiati dal suo gregge, esso le macinò e, dopo averne fatta un’infusione, ottenne il caffè.
Qualità della miscela
Così come diverse qualità di carne fanno il brodo più o meno migliore, così da diverse qualità di caffè, tostate separatamente, si ottiene un aroma più o meno grato. Una miscela ideale potrebbe essere composta da 50% di Porto Rico, 20% di Santo Domingo e 30% di Moka. O da 60% g di Portorico con 40% di moka darebbero un ottimo risultato. Le miscele dei torrefattori contengono svariate percentuali, che possono arrivare anche a 15 qualità di caffe
Origini
Non è certo quale fosse il luogo di origine della pianta del caffè e, oltre all’Etiopia, si ipotizzava la Persia e lo Yemen.
Caffeina
La caffeina o 1,3,7-trimetilxantina [1,3,7- trimetil-1H-purin-2,6(3H,7H)-dione] è un alcaloide naturale presente nelle piante di caffè, cacao, tè, cola, guaranà (parte della guaranina) e mate (parte della mateina), e nelle bevande da esse ottenute. È un composto che a temperatura ambiente si presenta come un solido bianco inodore. La grande popolarità delle bevande contenenti caffeina (caffè e tè anzitutto) rende questa sostanza psicoattiva la più diffusa nel mondo.
Il caffè più pregiato
Il “Kopi Luwak”, si produce in Indonesia. La produzione è dell’ordine dei 50 kg l’anno, e costa all’incirca 500€ al kg. La particolarità del Kopi Luwak risiede nel fatto che si tratta di chicchi di caffè mangiati e digeriti dallo zibetto delle palme (luwak), raccolti poi a mano e tostati normalmente. Gli esponenti della Cup of Excellence, ovverosia una giuria che assegna gli Oscar del caffè, valutano alcuni parametri ritenuti fondamentali, tra i quali l ‘aroma, la dolcezza, il sapore, l’acidità, la mancanza di difetti, il retrogusto. In generale la qualità è in relazione con l’ambiente di crescita, con le pratiche adoperate nella coltura, con il tipo di lavorazione delle bacche (il grado e la loro omogeneità) e con il luogo di provenienza.